La Unity Low Graphics è una modalità di Unity che consente al sistema di avviarsi senza effetti grafici particolari e che dunque è adatta per le macchine virtuali (che hanno ordinariamente poche risorse disponibili) oppure per il primo boot precedente all’installazione dei driver adattati alla propria configurazione hardware. Su Ubuntu 16.10 è arrivato Nautilus anche 3.20, il suo codice è prelevato direttamente dai repository del progetto GNOME, tuttavia il team di Ubuntu applica da diversi anni delle patch al file manager in modo da integrarlo al in modo migliore con Unity.
Su Nautilus 3.20 sono state abbandonate le finestre di dialogo fluttuanti, in favore di un’interfaccia totalmente integrata con il menu del file manager chiamata “pop-over bubbles“. Migliorate anche le impostazioni di zoom delle icone che adesso possono essere visualizzate a risoluzioni più elevate, senza sgranare.
Il file ISO di Ubuntu 16.10 è leggermente più pesante rispetto alle precedenti versioni, si tratta di un package da ben 1.5GB. Questo perché il team ha selezionato di inserire più lingue, in modo da facilità maggiormente il processo di installare a chi magari non è molto competente con la lingua inglese. Ubuntu 16.10 è animata da sistema del pinguino 4.8 ovvero l’ultima modello del “kernel del Pinguino”, che porta con sé diverse migliorie, come ad modello: il supporto all’overclocking delle GPU AMD, alle GPU Nvidia della serie Pascal e all’ACPI Low-Power Idle.
Come extra su Ubuntu 16.10 è rintracciabile anche una sessione dedicata ad Unity 8 e a Mir, tuttavia essendo ancora un ambiente grafico in fase di sviluppo ne sconsigliamo l’uso in ambienti di produzione. Il file ISO di Ubuntu 16.10 è rintracciabile per il ottenimento direttamente sul sito ufficiale della distribuzione.
Insieme alla modello standard sono state rilasciate anche le varie flavor ufficiali tra cui, ad esempi, Kubuntu, Lubuntu, Xubuntu e Ubuntu GNOME.