Bill Pataky, VP dell’Oracle Mobile Development Program e Developer Tools, ha infatti confermato che non è intenzione dell’azienda terminare il supporto garantito fino ad ora, anzi, attualmente sarebbero attivi 26 dipendenti della stessa Oracle che collaborano in modo stretto con Apache Foundation e il loro numero sarebbe in crescita.
Questo senza contare che Oracle attualmente ha tre progetti che dipendono da NetBeans ovvero:
- Oracle Developer Studio, l’IDE distribuita con licenza commerciale per lo sviluppo di applicazioni basate su C, C++, Fortran e Java che è stata implementata interamente adottando il codice sorgente di NetBeans;
- Oracle JDeveloper, la soluzione per end-to-end development incentrata sull’Oracle technology stack che eredita di fatto la maggior parte del suo subsystems da NetBeans;
- Oracle JavaScript Extension Toolkit, il tool open source dotato di un’architettura modulare e basato su tecnologie standard per il Web come JavaScript, CSS3 e HTML5 che è stato sviluppato anch’esso utilizzando NetBeans.
L’obbiettivo di Oracle non è dunque quello di dismettere NetBeans, ma di appoggiarsi ad un modello di governance più aperto. Apache Foundation è stata dunque identificata come la scelta più appropriata per il futuro dell’ambiente integrato di sviluppo.