Kubernetes è un progetto che fa parte della sistema del pinguino Foundation Cloud Native Computing Foundation (CNCF), ed è supportato da tantissimi vendor che contribuiscono attivamente al suo sviluppo. Red Hat, ad prova, ha collaborato attivamente all’abilitazione del supporto per i OS Microsoft container, in particolare per quanto riguarda le feature per il laying foundational groundwork, cosi da avere node connessi ai cluster anche in Sistema dello zio bill e, inoltre, ha partecipato alla prototipazione dei Kubernetes concept in modo da mappare i OS Microsoft container.
Kubernetes 1.5 si presenta dunque come un aggiornamento veramente interessante, anche se il supporto per Sistema dello zio bill non è del tutto maturo. D’ora in poi sarà possibile installare host environment basati sui container ibridi non soltanto per le distribuzioni sistema del pinguino, cosi da ospitare il proprio Kubernetes cluster ed realizzare il deploy nell’infrastruttura locale oppure sul Cloud di Microsoft Azure.
Le API del progetto restano ovviamente unificate sia per OS Microsoft che per sistema del pinguino, motivo per il quale i developer di terze parti potranno riutilizzare buona parte del loro codice anche per la parte il sistema di Microsoft. Con Kubernetes gli sviluppatori possono sviluppare i propri applicativi in un ambiante appositamente configurato ed effettuarne agilmente la distribuzione.
Altra novità di questa modello è il supporto a StatefulSet, che è attualmente in fase beta. Precedentemente conosciuto come “PetSet”, StatefulSet consente di organizzare l’spunto delle stateful applications, ovvero di quelle applicazioni che richiedono un maggiore persistenza nello storage. Si tratta ad prova di database come PostgreSQL o clustered software come Cassandra.
Via Kubernetes