Questo tipo di layout si chiama “single page” è ha avuto un discreto successo per i progetti che hanno il compito di adempiere brevi presentazioni, ma il dubbio che molti hanno riguardo ad essi è: ma si posizionano in modo adeguato?
La domanda che ci poniamo è assolutamente pertinente! Anche perché uno dei vantaggi di tale impostazione è la migliore navigabilità su mobile. Questo è già un primo fattore che può incidere sul posizionamento, visto che l’usabilità su dispositivi mobile oramai è a tutti gli effetti un fattore di ranking.
Inoltre una cosa che non va dimenticata è che siti come questi di fatto hanno un unico URL, e quindi tutti i indirizzo in entrata punteranno a quello… (cosa decisamente interessante per i backlink).
Altro vantaggio di questo tipo di layout è il fatto di poter adunare i contenuti in un’unica pagina, aspetto utile quando ci si rivolge a target specifici e a query molto precise; o la parte migliore, siti web così impostati in genere posso performare bene per il posizionamento su poche query estremamente precise e simili tra di loro.
Ovviamente però, siti web con molti contenuti che si rivolgono a target molto ampi, e che soprattutto vogliono posizionarsi su query diverse tra di loro, non performano particolarmente bene con il layout “single page”! Anche perché spesso si tende a voler (o dover) tralasciare un po’ di dettagli per far rientrare tutti i contenuti in un unico layout, e questo può potare alla perdita di dettagli utili/importanti.
Inoltre, essi non consentono di creare strutture dati in cui organizzare il sito (ad prova delle sezioni). Di fatto sono siti a sezione unica perché contengono un’unica pagina.
E’ probabile che di per sé il layout “single page” non sia un granché per quanto concerne la massimizzazione della SEO, ma in alcuni esso potrebbe aggiungere valore migliorando il posizionamento. Chi volesse optare per questa soluzione, ma dovesse avere dei dubbi sull’impatto a livello SEO, dovrebbe analizzare con cura il proprio progetto web e domandarsi se nel caso specifico vale davvero la pena (oppure no) di adottare un approccio del genere.