Introdotti nelle specifiche W3C e implementati dalla direttiva @font-face, i web font sono diventati sempre più popolari, tanto che online esistono i più svariati servizi che ne offrono sia di gratuiti che a pagamento, da TypeKit a Google Fonts. Ma dove trovarne di altri, preferibilmente a costo zero?
Come di consuetudine, online è possibile imbattersi in moltissime risorse per poter migliorare il proprio design web in modo super-economico. Prima di procedere, tuttavia, è necessario verificare le condizioni d’uso e la licenza del font che si andrà a scaricare: non sempre, infatti, ne è garantito l’impiego libero anche per progetti di carattere commerciale. Di seguito, qualche proposta da avere in considerazione.
- Jura: rintracciabile gratuitamente su Google Fonts, questa famiglia di caratteri si manifesta con un aspetto futuristico, radicalmente sans serif. Sviluppato dal designer Daniel Johnson, il web font vede una spaziatura leggibile, ma anche uno stile creativo, quasi da cinematografia dedicata allo spazio. Ideale, di conseguenza, per i più creativi;
- Montserrat: sviluppato dalla designer Julieta Ulanovsky, e sempre rintracciabile su Google Fonts, questa famiglia di caratteri si ispira alla splendida tipografia della cittadina brasiliana di Buenos Aires (da non confondere con la capitale argentina). Anche in questo caso, si tratta di un font principalmente sans serif;
- Josefin Sans: sviluppato da Santiago Orozco e anch’esso rintracciabile su Google Fonts, questa famiglia di caratteri si ispira alla grande leggibilità sans in uso nel Nord Europa, in particolare in Svezia. Un fatto che trova controprova nel piccolo ricciolo di cui è caratterizzata la lettera “z”, un omaggio al designer André Baldinger. Moderno ed efficace, è la soluzione ideale sia per i piccoli che per i grandi schermi;
- Gravitas One: anche questo font proviene dalla piattaforma di Google ed è stato creato da Sorkin Type. L’ispirazione è quella della tipografia britannica dell’inizio dello scorso secolo, in piena rivoluzione industriale, quando andavano per la maggiore dei font di grandi impatto visivo, quasi interamente bold e dalla presenza importante. Perfetto, di conseguenza, per qualsiasi elaborazione di carattere vintage;
- Amaranth: questa famiglia di caratteri, anch’essa rintracciabile su Google Fonts, è stata realizzata dalla designer Gesine Todt ed è stata pensiero per rielaborare i classici italic. Presenta infatti delle forme arrotondate per alcune lettere, molto delicate, pur mantenendo un aspetto complessivamente sans.