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Home / News / HTML5 e validazione dei form, cosa cambierà

HTML5 e validazione dei form, cosa cambierà


A livello sintattico la validazione nativa dei form è basata sull’adozione di due controlli, l’attributo required e l’input type, dei costrutti certamente già noti a chi ha già approfondito le specifiche di HTML5: il primo indica che un campo deve essere obbligatoriamente e correttamente digitato, il secondo determina la tipologia di parametro attesa, ad modello un’email o una password. Grazie ad essi è possibile generare un modulo per il feedback, l’invio di query ad un’API o l’autenticazione utilizzando un markup come il seguente:

<form>
  <label>
    Inserisci la tua email:
    <input type="email" required>
  </label>
  <label>
    Inserisci la tua password:
    <input type="password" required>
  </label>
  <button>Invia</button>
</form>

Attraverso l’impiego di required e con l’indicazione specifica del type relativo a ciascun campo di input, il browser può impedire l’invio di un parametro non valido perché vuoto o formalmente scorretto; un classico prova potrebbe essere quello di un indirizzo di posta elettronica a cui manca la chiocciola o una qualsiasi altra componente (dominio, estensione..). Tale controllo proseguirà fino a quando l’fruitore non digiterà tale dato nel formato atteso.

Il risparmio in termini di tempo e lavoro da parte dello sviluppatore risulta immediatamente evidente: non sarà più necessario utilizzare JavaScript per le procedure di validazione; i browser saranno in grado non soltanto di individuare le diverse tipologie di input, ma anche di distinguere tra le varie eccezioni, per cui l’fruitore visualizzerà notifiche differenti a secondo del tipo di errore rilevato.

Come sottolineato in precedenza, la vera portata di questa novità non si trova nei costrutti HTML5, prevedibilmente già noti e in molti casi già ampiamente utilizzati dagli sviluppatori, ma nel fatto che essi potranno essere adottati per tutti i browser, con un minore necessità di gestire le incompatibilità prima esistenti.

Per approfondire: TJ VanToll






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