Su GNU Hurd 0.8 è arrivata la nuova libreria netfs usata per le lockless reference-counting primitives. Il team ha anche inserito delle patch che portano una nuova interfaccia nell’integer hashing library.
Sistemati anche i bug all’interno dei fakeroot tool, del devnode translator e dell’hurd-slab library. Per quanto riguarda GNU Mach 1.7 invece è stato addentro il supporto alla modello più nuova di GCC, per la caching unreferenced VM objects unconditionally, integrata la physical page allocator dall’X15 kernel, aggiunto il gsync synchronization mechanism e il supporto per il profiling kernel code dall’user-space tramite sampling.
Dunque si tratta di un aggiornamento abbastanza corposo per entrambi i componenti ma ancora questa giornata The Hurd non è pronto per gli ambienti di produzione e sopratutto non può sostituire al 100% il kernel sistema del pinguino.
Attualmente l’unico modo per testare facilmente GNU Hurd è utilizzare Debian GNU/Hurd. La distribuzione universale infatti offre una modello non ufficialmente supportata con questo micro-kernel che è compatibile con circa l’80% dei pacchetti all’interno dei repository di “Jessie”.
Via Phoronix.com