Si tratta di una funzione molto utile sopratutto per gli account aziendali che spesso hanno troppi messaggi da gestire in timeline. I developer hanno anche implementato l’auto-salvataggio dei tweet durante la digitazione, dunque se per caso il programma va in crash, o magari lo si chiude per errore, sarà possibile ritrovare il testo scritto poco prima nell’apposito box.
Altra feature arrivata su Corebird 1.3 è il supporto all’auto-retweet, quest’ultimo è stato diffuso il mese scorso da Twitter ed è molto comodo quando vogliamo riproporre una nostra frase o magari condividere nuovamente un indirizzo con i nostri contatti senza dover ricreare da zero un micropost.
Gli sviluppatori hanno migliorato il supporto ai video HLS /.m3u8, questo perché Twitter sta abbandonando il formato .mp4 che presto verrà dismesso integralmente in favore di HLS /.m3u8 in grado di offrire prestazioni migliori in ambito Web.
Il client è rintracciabile per Ubuntu 16.04 tramite comodi pacchetti .deb presenti sul repo di Launchpad.net del progetto. Purtroppo nei repository di Ubuntu è rintracciabile solo la modello 1.1 dunque l’fruitore è obbligato ad usare questa via per installare l’ultima release di Corebird.
Via OMG!Ubuntu!