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Come mettere in fuga gli utenti mobile

Eppure, nonostante il trend mobile sia attivo da ormai una decina di anni, continuano a persistere delle consuetudini dannose per l’utenza. Dai tempi di caricamento fino a interfacce incomprensibili, infatti, è molto semplice mettere in fuga i navigatori da device, i quali potrebbero quindi approdare sui lidi più congeniali della concorrenza. Quali sono, di conseguenza, gli errori più frequenti da astenersi da? Volendo raccogliere alcune delle tendenze che potrebbero far fuggire a gambe levate gli utenti mobile, si potrebbe creare una breve lista riassuntiva: Caricamento lento: per quanto gli operatori telefonici promuovano velocità miracolose su rete mobile, non tutti gli utenti hanno la possibilità di accedere a network 3G e 4G sufficientemente stabili. Sovraccaricare un sito con contenuti eccessivo pesanti – in particolare banner pubblicitari…

Pseudo-tipi iterabili in PHP 7.1

Traversable viene impiegata per verificare se uno specifico elemento può essere utilizzato o meno all’interno di un ciclo foreach, mentre gli pseudo-tipi iterabili hanno un comportamento simile a callable e possono essere utilizzati nei parametri e nei tipi di ritorno: function foo(iterable $iter) foreach ($iter as $val) // … Fino a PHP 5.6, e anche in PHP 7.x fino all’ultimo aggiornamento, era possibile eseguire un codice come il seguente: function dump(array $iter) var_dump($iter); dump([100, 200, 300]); dump(new Collection()); Ma nel caso in cui la funzione non fosse stata in grado di accettare un valore iterabile si sarebbe verificato un errore simile a quello presente nell’output proposto di seguito: array(3) [0]=> int(100) [1]=> int(200) [2]=> int(300) Catchable fatal error:…

Bootstrap 4: flexbox di default, separazione a IE9

Utilizzare flexbox di default significa inoltre rinunciare all’opt-in tramite la variabile Sass (Syntactically Awesome StyleSheets) $enable-flex, quest’ultima è stata quindi rimossa così come sono stati ripuliti i file Sass ed è stata rivista e aggiornata la relativa documentazione anche riguardo alla migrazione e al supporto da parte dei browser Web. Va inoltre sottolineato che, almeno per il momento, le modifiche correlate a flexbox non dovrebbero essere associate ad ulteriori cambiamenti che abbiano coinvolto CSS. La rimozione di $enable-flex determina di fatto l’impossibilità di disattivare l’abilitazione di default di flexbox attraverso una variabile Sass. Tutte le varianti non flexbox sono state rimosse per grid system, cards, componenti di navigazione, media object e list group. Da questo punto di vista le novità più interessanti riguardano in particolare…

Firefox 51: multi-process anche per gli add-on non supportati

Si tratta di un limite imposto dai developer di Mozilla per spingere gli sviluppatori di terze parti ad aggiornare le proprie estensioni. Tuttavia anche questa “barriera” sarà rimossa, infatti il team della fondazione ha chiaro che su Firefox 51 sarà possibile utilizzare il multi-process anche con add-on non ufficialmente compatibili. Si tratta dunque di uno “sdoganamento” totale di tale funzionalitò che, adesso, è ritenuta sufficientemente matura dai suoi sviluppatori. Ma Mozilla non intende fermasi qui, ad adesso infatti è già all’opera per migliorare la responsivenes di Firefox passando da un singolo content process ad un multiple content processes in modo tale da beneficiare maggiormente dall’architettura multi processo, andando a migliorare le performance ove possibile e minimizzando le possibilità di crash dell’intero browser Web. Inoltre, attualmente…

Aruba: certificati SSL gratuiti per tutti i siti Web

Tale iniziativa sarebbe stata motivata anche dal fatto che a partire da Gennaio 2017 il browser Google Chrome inizierà a segnalare tutti i siti privi di protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket) che trasmettono dati, spesso anche sensibili, “in chiaro”, attraverso connessioni non protette. Il certificato SSL viene così incluso da Aruba in tutti i piani hosting, senza richiedere alcuna spesa aggiuntiva, e può essere attivato da subito con una semplice procedura, utilizzando il pannello di controllo associato al proprio servizio. Questa novità coinvolge ora sia i nuovi clienti del provider che quelli che hanno già aderito ad un’offerta hosting di Aruba. Tecnicamente, un certificato SSL DV ha il compito di verificare che un dominio sia stato assegnato al richiedente o che sia…

Browser lenti? Feature Vs. ottimizzazione

Perché tutto ciò? Probabilmente si tratta di una scelta in fase di sviluppo che negli anni ha dettato l’evoluzione dei browser moderni: i team dei vari progetti preferiscono fare in modo che il browser impieghi qualche secondo in più nel rendering della pagina per scansare di pareggiare pesantemente sulle performance generali. Questo perché con il passar del tempo sono state integrate sempre più funzionalità nei browser che, dovendo gestire anche diversi add-on, avrebbero perso qualche punto in termini di prestazioni. Oltretutto, spesso si adottano soluzioni che puntano a tenere a freno sempre aggiornate le pagina aperte o salvate, dunque ad un ogni avviamento del browser vengano scaricate nuovamente e ricaricare tutte le tab salvate, senza una reale necessità per l’fruitore. Si tratta comunque di aspetti…

Webdesign: i trend da dimenticare nel 2017

Eppure, vi sono molti trend vetusti di progettazione che continuano a sopravvivere imperterriti, nonostante siano poco user-friendly o anche solo sgradevoli alla vista. Quali sono, di conseguenza, le idee da escludere assolutamente quando si realizza un sito web? La Rete è in continuo mutamento e, proprio per questo, nel tempo vengono a instaurarsi nuovi trend, pronti a scalzare i precedenti, rendendoli irrimediabilmente datati. Sul fronte del webdesign, si assiste a vere e proprie ondate: successivamente anni in cui lo scheumorfismo ha prevalso, adesso il minimalismo è diventato un vero e proprio imperativo. Eppure, delle tendenze del passato continuano a sopravvivere nonostante la loro evidente incapacità di adattarsi alle esigenze del presente: Pagine di caricamento: in un’era dove la fruizione web è istantanea, e l’attenzione dell’fruitore…

Web Share API, un’interfaccia per la condivisione dei contenuti

Web Share si presenta quindi come uno strumento più completo rispetto a registerProtocolHandler, incompatibile con i sistemi mobili, Web Intents, framework sperimentale per Web application ormai dismesso, e service URL che o sono fortemente dipendenti da un servizio esterno (Twitter) o vengono supportati semplicemente da piattaforme specifiche (googleos) e richiedono procedure di opt-in via App. Una delle caratteristiche più interessanti di questa nuova API risiede nel fatto che essa è stata concepita per garantire un controllo completo sul modo in cui vengono condivisi i dati. Il supporto iniziale a Web Share è stato inserito alcuni mesi fa in occasione del rilascio della beta di Chrome 55 quindi; in attesa della fase di general availability, l’interfaccia non sarà accessibile da tutti i siti Web e per…

Database ranking 2016, Oracle è ancora il più popolare

La classifica è stata quindi stilata tenendo conto di indicatori quali le offerte di lavoro in cui vengono richieste competenze su specifici DBMS, la rilevanza delle diverse soluzioni disponibili nelle discussioni sui social network, la diffusione dei profili specialistici sui network professionali, la frequenza delle discussioni tecniche relative ai vari sistemi, i dati acquisibili da Google Trends e altre fonti dello stesso genere, utili per misurare l’interesse sviluppatosi intorno ad un engine, nonché i riferimenti presenti nelle query di inchiesta e sui siti Web. Il Database ranking così ottenuto vede Oracle conservare una posizione di primato anche nel dicembre del 2016, questa soluzione proprietaria e multipiattaforma scritta in linguaggio C relega quindi al secondo posto un’alternativa Open Source come MySQL che viene implementata in C…

HTML5 e validazione dei form, cosa cambierà

A livello sintattico la validazione nativa dei form è basata sull’adozione di due controlli, l’attributo required e l’input type, dei costrutti certamente già noti a chi ha già approfondito le specifiche di HTML5: il primo indica che un campo deve essere obbligatoriamente e correttamente digitato, il secondo determina la tipologia di parametro attesa, ad modello un’email o una password. Grazie ad essi è possibile generare un modulo per il feedback, l’invio di query ad un’API o l’autenticazione utilizzando un markup come il seguente: <form> <label> Inserisci la tua email: <input type=”email” required> </label> <label> Inserisci la tua password: <input type=”password” required> </label> <button>Invia</button> </form> Attraverso l’impiego di required e con l’indicazione specifica del type relativo a ciascun campo di input, il browser può impedire l’invio…

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