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Software metric: guida alla scelta

“Queste nuove software metric saranno d’soccorso per arrivare agli obbiettivi desiderati?” Si tratta di un quesito semplice da porsi, queste nuove software metric hanno una qualche tipo di relazione con l’obbiettivo eccellente dal team? Se la risposta è negativa allora chissà è il caso di scartare l’adozione o, al limite, dargli un’importanza minore rispetto ad altri aspetti. Le software metric che non aiutano a misurare i progressi sono uno spreco di tempo e di risorse. Questo punto ci permette di passare direttamente alla seconda domanda ovvero: “Quando sono accurate le nuove software metric?” Per essere efficaci le metric devono essere molto precise. Ad modello, nel caso in cui si volesse quantificare i ottenimento di un programma sicuramente si vorrà visualizzare il numero di “singoli ottenimento”…

CSS: Grid Layout in alternativa a FlexBox

Grid Layout rappresenta una soluzione alternativa rispetto a FlexBox e diversi layout possono essere definiti privilegiando uno di questi due approcci ottenendo il medesimo risultato; dal punto di vista dei progetti basati sui layout grid-based entrambi i due moduli presentano dei costrutti simili, ma Grid Layout offre interessanti opportunità per esplicitare la collocazione degli elementi in una griglia e consente di apportare modifiche sostanziali alla struttura di un layout senza richiedere cambiamenti rilevati a livello di markup. Sostanzialmente Grid Layout prevede la realizzazione di una griglia formata da un contenitore principale (o Grid Container), da definire tramite display: grid, e da dei componenti figli (“children” detti Grid Items); lo sviluppatore può organizzare il posizionamento e l’ordine di questi ultimi indipendentemente dalla loro collocazione nel markup…

FaaS (Function as a Service), il futuro dei container

Un’applicazione performante è sicuramente una delle chiavi del successo per il proprio business, rispondere alle esigenze dei clienti in tempi brevi è un elemento fondamentale per la fidelizzazione. Tuttavia il mercato delle applicazioni si evolve rapidamente. Anche se si ha a disposizione codice scritto nel migliore dei modi ed un team che si occupa della sua manutenzione, presto o tardi i creatori di una determinata App dovranno chiedersi: come tenersi al passo con i tempi e con le ultime tecnologie? Come si può realizzare un sistema che garantisca sempre prestazioni ottimali considerando l’invecchiamento del sistema? Come progettare un meccanismo di backup efficace? Come valutare se il sistema di identificazione dei bug utilizzato è efficace? Per ovviare a questi bug di sviluppo e mantenimento del software…

L’evoluzione dello stack .NET secondo Microsoft

Torgersen parte subito con il linguaggio in cui è più esperto ovvero il C#, ha infatti lavorato per l’Ecma standardization committee for C# per standardizzare la sintassi e la semantica del suddetto linguaggio. Nell’annuale Stack Overflow developer survey C# è uno linguaggi più popolari in assoluto e viene superato solo da Java e Javascript. Torgersen afferma che Microsoft vuole espandere ulteriormente la già folta community di developer C#, per il futuro l’azienda californiana preferisce investire su un linguaggio che assicuri performance sempre migliori e che dia benefici alla propria developer base, senza focalizzarsi su un determinato segmento di tale community. Quindi per assicurare una rapida evoluzione della developer base ogni release di C# continuerà ad introdurre sostanziali novità, proprio come già avviene per ogni major…

Visual Studio Code migliora indentazione, debugging e supporto a Markdown

Per chi desidera impratichirsi nell’uso di Visual Studio Code è ora rintracciabile un Playground interattivo, anch’esso reperibile tramite Welcome Page, che presenta una guida passo passo corredata da esempi alle funzionalità più avanzate per l’editing; interessante anche il lavoro di revisione del Terminale integrato e della sua interfaccia, soprattutto dal punto di vista del perfezionamento delle performance, con la possibilità di processare dati senza lock delle applicazioni ad una velocità fino a 5 volte superiore rispetto al passato. Il menu contestuale delle schede relative ai file presenta ora nuove voci tra cui merita sicuramente una citazione l’opportunità di copiare il percorso ad un atto o di visualizzarlo tramite l’Explorer nativo del proprio sistema operativo o quello presente in sidebar. Dal punto di vista più strettamente…

Webdesign: quando il minimalismo diventa “non-existent design”

Eppure, la rincorsa alla semplicità e all’essenzialità estrema potrebbe non essere sempre un bene, sia dal punto di vista degli utenti che da quello dei produttori, i quali potrebbero fallire nel sponsorizzare il proprio brand o nel proporre i propri servizi. Da tempo, infatti, gli operatori del settore si interrogano sulla differenza tra il minimalismo, comunque sempre auspicabile, e quello che viene definito come “non-existent design”: dei progetti talmente ridotti all’osso da non permettere all’fruitore di comprenderne utilità, usi e modalità d’interazione. Quale è, di conseguenza, il giusto equilibrio? Con l’affermarsi dei dispositivi portatili, e dell’universo del Web 2.0, i designer avevano inizialmente imperioso di sposare le logiche dello scheumorfismo: una tecnica di progettazione che prevede la riproduzione fedele di un oggetto reale in un…

Chrome per iOS è Open Source

Infatti la modello del browser di Mountain View per i dispositivo di Cupertino era sviluppata separatamente in quanto necessitava di interventi “ad hoc”, specifici per la piattaforma di Apple. Ora, dopodiché anni di code refactoring, il sorgente di Chrome per questo sistema operativo è stato reinserito dentro il repository principale di Chromium. La complicazione principale per la release di iOS risiede nell’obbligo imposto dalla Mela Morsicata di utilizzare WebKit come motore di rendering delle pagine. Questo avrebbe comportato per Chrome il supporto contemporaneo di due rendering engine: Blink (ossia quello usato attualmente che è di fatto un fork di WebKit) e il già citato WebKit. Quindi per esimersi da confusioni nel ramo di sviluppo primario si è preferito separare i due progetti. Successivamente anni i…

RaspAnd porta sistema di google 7.1.1 “Nougat” su Rasbperry Pi

In questa build costruita, contrassegnata dal numero di serie “170127”, troviamo anche numerose applicazioni preinstallate, come ad prova: Firefox 51, Spotify, Rotation Control Pro 1.1.9, AIDA64 1.44, Gmail, SnapTube ed ES File Explorer. Dunque l’utitlizzatore si ritroverà con un sistema pronto out-of-the-box. In particolare il developer Arne Exton va molto fiero del lavoro svolto sull’estensione di Youtube per Kodi che si trova abilitata di default e che consente una riproduzione di qualità. Questa feature è particolarmente importante per gli utenti visto che l’applicazione standard di Youtube non funziona correttamente. Ovviamente è anche presente il PlayStore, dunque se l’utilizzatore dispone di videogiochi o magari della musica o dei film acquistati sulla piattaforma di Mountain View può agilmente riprodurli anche sulla propria Rasbperry Pi. Questa distribuzione può…

Min: browser CSS/Javascript based con Electron e NodeJS

Min si pone l’obbiettivo di rendere la navigazione libera da pubblicità, infatti include un sistema di ad-block integrato, e immagini superflue; come impostazione predefinita la search bar del browser può interfacciarsi istantaneamente con il motore di osservazione DuckDuckGo, dunque è possibile trovare ciò che si desidera in modo veloce. Min supporta la divisione delle tab in diversi gruppi, quindi l’fruitore può organizzare, anche in modo articolato, i siti web da conservare temporaneamente in background. Essendo sviluppata con linguaggi standard per il web, è possibile personalizzare l’interfaccia di questa applicazione in modo semplice e rapido; online si trovano già diverse skin disponibili per il progetto. Inoltre è presente out-of-the-box una tema “dark” che è possibile attivare in ambienti poco illuminati, o magari durante le ore notturne,…

Scoprire quali comandi shell usate più spesso

Per farci comunicare da bash i 10 comandi più usati ricorreremo a diverse utility ovvero: history, che elenca la cronologia di tutti i comandi che vengono digitati nel terminale, awk che si occupa della vera e propria estrazione dei dati, sort che ordina i dati all’interno di un tessera cosi da poterli visualizzare in modo semplice per l’fruitore, head che si occupa di leggere solo le prime righe di un certificato, e uniq che mette in relazione/filtra le righe di testo ricorrenti. Adesso vediamo la sintassi corretta per visualizzare i 10 comandi che utilizziamo maggiormente sul nostro sistema: history | awk ‘print $2’ | sort | uniq -c | sort -rn | head -10 Come è possibile notare, per prima cosa invochiamo history che raccoglie…

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