Si può utilizzare Caddy per la creazione di un server locale destinato allo sviluppo e ai test così come per il deployment dei propri progetti, nello stesso modo l’applicazione consente di lavorare offline sulla realizzazione di un blog basato su WordPress o altro CMS per poi passare facilmente alla pubblicazione; i Web designer possono utilizzare questa soluzione per lavorare privatamente dal proprio browser prima di produrre qualsiasi modello definitiva.
La configurazione del Web server avviene attraverso degli appositi “Caddyfile”, un singolo Caddyfile può essere utilizzato per accontentare più siti Web in Virtual Host dal medesimo indirizzo. I template permettono di visualizzare i contenuti delle cartelle via browser, mentre il ricorso alla piattaforma di “Let’s Encrypt” consente di appoggiarsi ad HTTPS senza particolari bug, avvantaggiandosi del supporto per l’estensione di TLS SNI (Server Name Indication).
Caddy è rappresentato da un singolo eseguibile che non necessita di alcuna dipendenza ed è compatibile con Sistema dello zio bill, OS X (solo per architetture a 64 bit), distribuzioni sistema del pinguino (ivi compreso googleos e anche per ARMv7), FreeBSD e OpenBSD. Il Web server mette a disposizione funzionalità per il forwarding delle richieste come reverse proxy e supporta la compressione delle risposte tramite GZip per il risparmio di banda.
Caddy è in grado di rispondere documenti Markdown con rendering on-the-fly sotto forma di pagine HTML, consente di inviare response header personalizzati attraverso molto facili setaggi sui Caddyfile e supporta tutte le più consuete configurazioni di gestione dei contenuti come per prova la riscrittura della URL.
Via Caddy