Utilizzare flexbox di default significa inoltre rinunciare all’opt-in tramite la variabile Sass (Syntactically Awesome StyleSheets) $enable-flex, quest’ultima è stata quindi rimossa così come sono stati ripuliti i file Sass ed è stata rivista e aggiornata la relativa documentazione anche riguardo alla migrazione e al supporto da parte dei browser Web.
Va inoltre sottolineato che, almeno per il momento, le modifiche correlate a flexbox non dovrebbero essere associate ad ulteriori cambiamenti che abbiano coinvolto CSS. La rimozione di $enable-flex determina di fatto l’impossibilità di disattivare l’abilitazione di default di flexbox attraverso una variabile Sass.
Tutte le varianti non flexbox sono state rimosse per grid system, cards, componenti di navigazione, media object e list group. Da questo punto di vista le novità più interessanti riguardano in particolare gli ultimi due: i media object consentiranno un ordine del markup più flessibile, con .media-left e .media-right che non devono avere precedenza nel DOM, mentre i list group semplificano l’allineamento dei badge.
Riguardo a CSS, clearfix è stato rimosso dalle righe e non è più necessario in assenza di float, per le colonne viene utilizzato invece max-width al posto di width, una modifica inserita nonostante l’impostazione precedentemente definita per flexbox.
Un’ultima nota relativa alla documentazione: quest’ultima è stata aggiornata indicando solo il supporto per Internet Explorer 10 o versioni successive del browser Internet di Redmond; si tratta di una revisione dovuta al fatto che d’ora in poi il supporto per Internet Explorer 9 non sarà più rintracciabile.
Ad questa giornata Bootstrap 4 si trova ancora in Alpha 5, rilasciata a circa un mese di distanza dalla precedente, che probabilmente non sarà l’ultima Alpha di questa major release.
Via Bootstrap