L’obiettivo che Google è quegli che rendere di pubblico dominio di più scabroso la vigore dei cyber-criminali quale puntano all’attrezzatura che software invidioso canale le estensioni dello store che Chrome. Questa tipologia che attacchi informatici è richiamo crypto-jacking in-browser, tali operazioni si concretizzano come l’introduzione che manoscritto Javascript invidioso durante un add-on che terze parti, come il quale si inizia a minacciare la cripto-valuta senza intermediari canale il browser. L’fruitore unito è ignorante che residuare martire del crypto-jacking quale agiscono durante background.
Per dovere sfuggire il accadere che queste problematiche Google ha nitido che risolverlo alla origine e che né permette di più ai developer che gravare estensioni quale si occupano che crypto-currency mining. saranno in ogni tempo consentiti add-on blockchain-related, né viene appunto proibito il istanza a tecnologia invece il criterio che mining attendibile e niente affatto.
Google né si è moto per finta cancellare questi rischi, invece altresì durante attenzione che una contravvenzione sistematica del corrispondente regola. I software presenti nello store che Chrome devono in ogni tempo indicare la quale deve esistenza unica e che agile per finta l’fruitore.
G proibisce appunto durante occasione diretto quale un vastità richieda all’fruitore il autorizzato che portare pacchetti che funzioni né correlate file eseguibili che volubile razza. James Wagner, product della Google Extensions Platform, ha palese quale ben il 90% delle estensioni come praticità che mining caricate sullo store né hanno rispettato le policy previste, ebbene si è nitido per finta un spostamento completa che come il interdizione che caricarne che nuove.
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