A confermarlo vi è un recente comunicazione della stessa compagnia californiana nel quale si comunica che a partire dal 1° aprile 2017 Big G interromperà la vendita del servizio, quindi tutti i nuovi acquisti e i rinnovi dovranno essere effettuati obbligatoriamente prima di questa scadenza. Il fornitore continuerà a fornire supporto fino alla termine del periodo di validità delle licenze e vi dovrebbe essere un’estensione di 3 mesi per coloro la cui licenza dovesse scadere tra il 1° aprile e il 30 giugno 2017.
In ogni caso il prodotto verrà interamente disattivato entro il 1° aprile 2018 e chi è interessato ad usufruire delle medesime funzionalità dovrà aderire ad una nuova formula, soluzione che non prevede la sottoscrizione di un abbonamento.
L’intenzione dovrebbe essere infatti quella di sostituire Google Site Search con una piattaforma simile, un Google ad-supported Custom Search Engine, fornita questa volta gratuitamente, ma con l’inserimento di advertising. Non si tratta di un modello di business originale, ma è probabile che un’impostazione del genere sia comunque destinata a suscitare il inappagato dei fruitori, soprattutto a causa della scarsezza di alternative valide sul mercato.
In effetti uno dei punti di forza di Google Site Search risiedeva proprio nella sua natura Ads-free; altro ragionamento riguarda le opportunità di personalizzazione che potrebbero risultare penalizzate dal nuovo apparecchiature.
A questo punto le decisioni di Google potrebbero incentivare gli operatori interessati a darsi a soluzioni indipendenti ed Open Source, come l’enterprise search platform Apache Solr, ma il mercato delle query è adesso più che mai fortemente dipendente da Mountain View.