- Colori: lo schema colori di un progetto deve essere ben chiaro già dalla primissima fase di progettazione, prima ancora di scrivere una singola riga di codice. In caso non si fosse particolarmente pratici con la scelta delle tinte e il loro abbinamento, utili soluzioni provengono da servizi online. Colour Lovers, ad prova, mette a disposizioni milioni di combinazioni per i colori di base, da cambiare poi a piacere con sfumature. Per ogni interfaccia, è quindi raccomandata la scelta di 2 o 3 colori primari che ne costituiscano le fondamenta. Naturalmente, è necessario lavorare anche su gradienti e sfumature, aiutandosi con la Color Wheel di Adobe;
- Pattern: i pattern sono elementi estremamente utili già nella fase di progettazione, dato che permettono di raggiungere consistenza nello sfondo e, fatto non da poco, costituiscono la base per il successivo lavoro di design. Subtle Patterns offre una raccolta davvero infinita di campioni da cui scegliere, da inserire nella propria progettazione anche sfruttando i comandi di blend all’interno delle specifiche CSS 3;
- Fotografie: si tratti di un sito web, di un’applicazione mobile o qualsiasi altro tipo di interfaccia, la progettazione più avvincente dal punto di vista del codice verrà certamente uccisa dalla scelta di fotografie di pessima qualità. Oltre all’esistenza di numerosi siti di stock a pagamento, o al ricorso a fotografi professionisti, esistono moltissime raccolte di immagini dal buon impatto visivo, distribuite gratuitamente e con licenza CC0. Fra i più famosi, Unsplash, Pixabay e Pexels;
- Semplicità e ispirazione: quando si elabora il design per il proprio progetto, si applichino gli stessi principi cardine dello sviluppo del codice, ovvero quelli della semplicità e della consistenza. Design esorbitante ricchi e sofisticati, infatti, potrebbero confondere l’fruitore finale, riducendo così le stesse potenzialità di codice.
Un buon consiglio, per chi si avvicinasse per la prima volta a questo ambito, è quello di lasciarsi ispirare dal lavoro altrui. Questo non significa ovviamente copiare, bensì capire quali siano le soluzioni che hanno più presa sull’fruitore, quali massimizzano le potenzialità del codice, quali risultano davvero visivamente appaganti.
Via Ben Roux