Tenendo conto delle differenze esistenti tra i vari linguaggi è stata quindi prodotta una classifica dove tra le prime 10 soluzioni maggiormente adottate troviamo C a conquistare la vetta, seguirebbero Java e Python con C++ subito fuori dal podio. R si piazzerebbe quindi in quinta posizione superando C# che lascerebbe PHP al settimo posto seguito da JavaScript, Ruby e GO.
Tenendo conto delle rilevazioni operate in precedenza, avremmo quindi un C che successivamente due anni in seconda posizione supererebbe Java in termini di diffusione, nel contempo sarebbe stata registrata una crescita di Python a danno di C++. Interessante il dato che vede C# assente dalle prime cinque posizioni in classifica con una contestuale crescita di R che sarebbe stata favorita in particolare dall’adozione di quest’ultimo per il Big Data.
GO, un progetto di Mountain View, riuscirebbe a piazzarsi tra i primi dieci linguaggi più utilizzati superando di una sola posizione Swift della Casa di Cupertino, la soluzione di Apple avrebbe comunque registrato un risultato particolarmente rilevante conquistando ben cinque pozioni nel corso di un anno. I risultati peggiori coinvolgerebbero invece lo Shell programming con un sostanziale decremento che alcuni interpretano come conseguenza dell’emergere di nuovi sistemi per la gestione dei data center basati sul Cloud.
Chiaramente la natura dei linguaggi elencati influenza le posizioni di questi ultimi, se per modello filtrassimo i risultati tenendo conto del solo sviluppo orientato al Web PHP, JavaScript e HTML (al sedicesimo posto) avrebbero certamente una collocazione differente, così come Swift vanterebbe un posizionamento migliore filtrando la classifica sulla base dell’impiego in ambito mobile.
Via The 2016 Top Programming Languages