Filter Bubble
Filter Bubble. Come navigare fuori della vostra bolla di filtraggio
Quando navighiamo o cerchiamo qualche cosa su internet i nostri dati vengono memorizzati da vari sistemi e ci mostrano sempre risultati simili a quello che abbiamo visualizzato.
Questo ci isola in una bolla culturale, intellettuale e ideologica per cui visualizziamo solo opinioni, consigli e idee in linea con i propri gusti e opinioni da qui il termine Filter Bubble (bolla di filtraggio) coniato da Eli Pariser nel 2011.
Ci sono altri fattori da considerare, ad esempio uno studio dell’università del Michigan ha mostrato ad alcuni studenti notizie che non li riguardavano e nonostante ciò non è detto che gli utenti siano disposti a considerarle. Questo è il fenomeno dell’attenzione selettiva, cioè l’utente predilige solo cose e pensieri che confermano le proprie posizioni.
Noi siamo responsabili per la creazione di questa bolla per cui con le nostre ricerche selettive comunichiamo implicitamente agli algoritmi le informazioni che vorremmo ricevere restringendo il nostro spazio virtuale.
Molti pensano che svuotare la cache del navigatore oppure navigare con la modalità in incognito offra una forma di anonimato ma in realtà vi sono altri sistemi per tenere traccia della vostra navigazione come utilizzare gli indirizzi IP o il fingerprinting del browser per identificarvi.
Google e i social network sono i principali creatori di queste Filter Bubble.
Come evitare le Filter Bubble
Fortunatamente esistono alcuni mezzi, modi e fonti diverse per informarsi.
- Aggregatori di notizie come Squid, Digita, OKnotizie e Reddit.
- Sui social network cercare di seguire pagine differenti dalle proprie opinioni e dai propri gusti in modo da avere un’informazione più ampia
- Motori di ricerca che promettono di non raccogliere informazioni sul comportamento degli utenti come: Qwant, DuckDuckGo, Unbubble, Gibiru.
- Estensioni installabili nel browser che aiutano ad evitare il monitoraggio come: Privacy Badger , StartPage e Trackblocker
Le Filter Bubble possono anche essere usate dai marketers per creare strategie vincenti
Ad esempio per individuare utenti interessati e nicchie in modo di indirizzare la nostra strategia di comunicazione al giusto target di persone.
Quindi fare uno studio sulle keywords che potrebbero essere più ricercate per questo potete utilizzare strumenti come Answer the Public e SEMrush, oppure software come Buzzoole e BuzzSumo
Voi stessi potete creare una “bolla” per pubblicizzare un vostro prodotto, il sistema si chiama retargeting (o remarketing) e si può acquistare sulle principali piattaforme come Google e i social network. In pratica quando visitate un prodotto poi ve lo ritrovate come banner pubblicitario sui vostri Social o su Google.
Savino Lattanzio Web Designer
Titolare di Multimediaweb